
Le tradizioni vanno rispettate, ma a noi piace trasgredire!
Oggi vi offriamo un assaggio della nostra TORTA ANGELICA VEGANA.
Una corona di panbrioche intrecciata, tradizionalmente preparata con uvetta e scorze d’arancia canditi, ha lasciato il posto ad una versione vegana “less is more” .
Ugualmente soffice e altrettanto golosa, cotta nel magico fornetto versilia, un piccolo capolavoro di bontà.
Ideale da gustare come prima colazione o perfetta per concedersi una pausa gustosa.
Preparla è davvero molto semplice, iniziamo.


Prepariamo 450 g di farina manitoba, 100 g di zucchero di canna, 250 ml di latte di mandorle, 100 ml di olio di cocco, che eventualmente potete sostituire con la stessa quantità di olio di semi di girasole e 15 g di lievito di birra fresco.
Per la farcia ci occorreranno altri 100 g di zucchero di canna e due cucchiai di cannella.
Facciamo sciogliere il lievito nel latte tiepido.
In una ciotola mixiamo la farina con lo zucchero, iniziamo ad impastare unendo a filo il latte e l’olio. Lavoriamo il nostro panetto, riponiamolo in una ciotola coperto con della pellicola e lo mettiamo in forno spento con lucina accesa a lievitare fino al raddoppio.
Trascorso il tempo di lievitazione prendiamo il nostro impasto, stendiamolo su un piano da lavoro e con l’aiuto di un mattarello formiamo un rettangolo.
Spennelliamo leggermente la superficie con un pochino d’olio e cospargiamo con lo zucchero di canna e cannella mixati.
Arrotoliamo dal lato più lungo, tagliamo a metà in modo da ottenere due cordoni e a questo punto li intrecciamo uno sopra l’altro. Avvolgiamoli creando una ciambella e riponiamo nel nostro fornetto Versilia precedentemente oleato e lasciamo lievitare fino al raddoppio. Spennelliamo la superficie con un pochino di latte di mandorla, cospargiamo con dello zucchero di canna e lasciamo cuocere a fuoco alto per 5′ e poi a fuoco basso per altro 35/40′.
Oppure se preferite, optiamo per la cottura in forno statico, a 180° per 30/35′.
La prova stecchino è sempre consigliata.
Buon assaggio.
Alla prossima ricetta.
Vero e Tati


