
Anche voi avete un dolce che ogni volta che volete farlo, venite assalite dall’ ansia di prestazione? Quel dolce che vi piace tanto , ma riesce ogni volta a mettervi in difficoltà.Il nostro tallone d’ Achille è la chiffon cake , detta anche fluffosa! Sappiamo cosa state pensando , impossibile…. È semplicissima… Una stupidata… Bè per noi non è affatto così. La prima volta che abbiamo assaggiato una fluffosa , è stato a casa di un’amica e ci ha letteralmente conquistate, una torta così soffice che viene paragonata facilmente ad una nuvola, la sua leggerezza rispecchia a pieno il suo nome. Un dolce molto versatile che si presta benissimo a qualsiasi occasione perché la si può “vestire” a festa e renderla maestosamente regale per occasioni speciali , come compleanni, anniversari o festività varie, oppure la si può lasciare “nuda” e assaporarla per una merenda o una colazione. La prima volta che l’abbiamo fatta si è creata una situazione tragicomica! Ovviamente non si è staccata dallo stampo, o meglio , non è scesa in modo uniforme, quindi ci siamo ritrovate una torta a balze ondulate! La seconda volta, tutt’ ora ignoriamo il motivo, la chiffon non si è alzata durante la cottura , nonostante avessimo seguito tutti i passaggi della ricetta, alla lettera, risultato , aveva la consistenza del calcestruzzo! La terza volta…. è risultata più cruda di un piatto di sashimi! Ma noi non ci arrendiamo mai , nonostante i fallimenti continuiamo e all’ improvviso, dopo svariate modifiche , ce l’ abbiamo fatta! Ci siamo riuscite! Come per magia , abbiamo iniziato a sfornare fluffose perfette (per i nostri standard) e ogni volta che le nostre figlie portano delle amiche a casa a giocare, per merenda cosa facciamo? Una fluffosa! C’ è un compleanno di famiglia da festeggiare e noi cosa prepariamo ? Una fluffosa! Andiamo a cena da amici e noi che dolce portiamo ? Una fluffosa!
L’ ultima versione che abbiamo sperimentato è la CHIFFON ALL’ ARANCIA E MANDORLE.
Per prepararla dovrete innanzitutto avere l’apposito stampo , dopodiché ci serviranno 200 gr di farina, 100 gr di farina di mandorle, 5 uova , 250 gr di zucchero, 16 gr di lievito per dolci e 8 gr di cremor tartaro, 100 ml di olio di semi , 150 ml di succo di arance filtrato, la scorza grattugiata di un’arancia , 1 cucchiaio di estratto di vaniglia e un pizzico di sale. Separiamo i tuorli dagli albumi e montiamo questi ultimi a neve ferma con il cremor tartaro. Riuniamo tutti gli ingredienti secchi, le farine, lo zucchero, il lievito e un pizzico di sale. In un’altra ciotola riuniamo i tuorli con il succo e la scorza dell’arancia, l’estratto di vaniglia e l’olio di semi e mescoliamo bene e a lungo con una frusta, poi uniamo questo composto al composto secco e mescoliamo sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Unire a questo composto gli albumi montati facendo attenzione, mescolando delicatamente dall’alto verso il basso. Versiamo tutto nello stampo da chiffon , ne imburrato ne oliato, e inforniamo a 160° per circa 75 minuti.
Noi preferiamo farla cuocere ad una temperatura più bassa e aumentare il tempo di cottura, una volta pronta la sforniamo e la capovolgiamo immediatamente e la lasciamo raffreddare capovolta. Ci vorranno alcune ore prima che si stacchi, non abbiate fretta .
Potete decorarla a vostro gusto e piacere, cospargerla con dello zucchero a velo, ricoprirla con una glassa all’arancia o una ganache al cioccolato , noi abbiamo optato per una ganache al cioccolato bianco, tanti frutti di bosco e qualche mandorla che abbiamo precedentemente tostato e caramellato.
Inutile dirvi che questa chiffon ha avuto una vita breve, ma intensa e ha reso tutti i commensali del nostro pranzo domenicale, molto, ma molto felici.
A presto Vero e Tati